Una persona di notevole importanza. L’equivalente di fare di tutta l’erba un fascio. Raggiungere uno scopo con enorme fatica. In alcune occasioni si riferisce ad una persona sgraziata o ridicola. Meglio la puntura di una dolorosa spina che è una cattiva vicina. Andare in Paradiso per errore. US$12.20, US$10.21 Io mi risparmio la moglie e gli altri me la consumano. Prendersi il dito con tutta la mano. Nei matrimoni si tratta di lacrime di emozione. Traballante. Frase divenuta ancor più celebre dopo che il cardinale Sepe la utilizzò in occasione della sesta edizione della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale: “A Maronna t’accumpagna… ma chi guida sei tu!”. Un invito deciso a non proseguire nel discorso che sta prendendo una china molto insidiosa, perché sta toccando argomenti che è preferibile, e forse opportuno, evitare. Devi solo decidere se e quante ne vuoi perché di sberle ce ne sono in grande quantità. Disse Pulcinella: per mare e per cielo non ci sono taverne. L’avvocato maneggione. Esaurì la sua forza e si fermò a una decina di metri dalla statua di Sant’Anna. La donna corta è buona per il marito, quella lunga per raccogliere i fichi. La mano è buona: è la bilancia che vuol essere uccisa! La donna essendo maggiormente portata a confidarsi con le amiche è facile che gli riveli un segreto, che però non dovrà svelare a nessuno. In realtà tra torture e condizioni ambientali terrificanti, difficilmente sopravvivevano anche quando non venivano ammazzati deliberatamente. Facebook is showing information to help you better understand the purpose of a Page. Ne risultò un’immagine grottesca e comica con l’aspetto globale di un deficiente. Avere la neve in tasca. Difficile quindi per uomini abituati a seni prorompenti concepire una donna “liscia”. Fare il quattro di maggio. Anche se il proverbio lascia chiaramente intendere che il soggetto sia una donna, in pratica si può estendere a tutti coloro che commettono qualche cosa di riprovevole. Tieni in mano. Trave di sapone. Quindi se bisogna scegliere un esempio negativo il prete è sempre il soggetto preferito. Faccia di miccio e culo di balia. Onnipresente. Insomma un duplicato del “lei non sa chi sono io”. Non ritornare provocatoriamente su una questione ormai sopita. Marianna ancora non è incinta e già hanno steso il fasciatoio, cioè preparato gli indumenti che dovrà indossare il neonato. Alla faccia di chi ci vuole male! Scaglia la pietruzza e nasconde la manina. Meglio essere pariente d’’a cana ca d’’o cane. Farse comme a nu sorece ’nfuso a ll’uoglio. Chi ha la mamma non piange. Andò per farsi la croce e si accecò un occhio. Anche perché nella superstizione si ritiene che il malocchio generi degli influssi difficilissimi da neutralizzare. Proverbia prohibita. Scoprire la tigna. Da questo aneddoto sarebbe nata la mezza imprecazione perché non potendo contare sull’aiuto della colonna le “vittime” ne maledicono l’abbattimento. Fa ll’arte de Francalasso ; magna, bbeve, e se sta a spasso. Situazione sulla quale è meglio non intervenire per evitare ulteriori complicazioni e aspettare che si sgonfi col tempo. Vuoto come una zucca. Persino nelle azioni che sembrano orientate al successo la sfortuna si accanisce contro di lui. Proprio così. O forse, più semplicemente, perché alla maggioranza degli uomini piacciono le donne piccole. Ai piedi di Pilato. Commettere una truffa ai danni di qualcuno. In senso stretto osservare avidamente degli alimenti quando si è affamati. Infatti, la pettola è il lembo posteriore della camicia che viene infilato nei pantaloni. Aveva delle scanalature orizzontali che servivano per avvolgervi la cordicella di tirare per farlo roteare. L’azione classica di colui che alla fermata attende impaziente l’autobus, che non arriva mai, e continua a guardare con insistenza il punto dove dovrà materializzarsi l’oggetto del desiderio. La conserva di pomodoro. Nun tene né cielo ’a vede’ né terra ’a cammena’. In pratica con la mano conformata come quando si bussa ad una porta. Alza i tacchi Sparisci! Detti Siciliani divertenti e sulla vita. Si dice di una persona che più che ricca fa ostentazione di una ricchezza che forse non è effettivamente quella che vorrebbero far credere. Infatti durante l’eruzione del Vesuvio del 1906 il popolo terrorizzato, contro il volere del parroco, “sequestrò” la secentesca statua lignea di Sant’Anna e la portò in processione nel vallone dove più pericolosa scorreva la lava. Questo appellativo deriva dall’abitudine che avevano gli avvocati napoletani del primo Novecento di portare questo copricapo. Una persona talmente sfortunata da fallire anche nelle azioni più scontate. Mettersi una cosa nelle tempie. Parlare in maniera incomprensibile. Mezza botta. Donna volgare e sguaiata. Può essere utilizzata sia per deridere ironicamente che per insultare con cattiveria. Ecco quindi una selezione dei proverbi napoletani più belli che ci mostreranno gli aspetti più divertenti, ma anche più profondi, di questa stupenda città. Di conseguenza hanno una base quadrata. Può significare anche prendersi troppa confidenza inopportuna. Al contrario, un altro studioso di simbologia esoterica, Stanislao Scognamiglio mise in discussione tutta l’interpretazione fatta. E un figlio di buona madre. Sono palazzi al cui interno si trova una scala costruita allo scopo di collegare due strade poste una delle quali ad un livello più basso. Quindi nascondendo un orecchio e lasciandone visibile solo uno, da cui “vino a una recchia”. Scognamiglio però sostiene che la sua teoria di certo non è campata in aria. Sant’Anna, madre della Madonna. Venire, arrivare a chi sei tu e chi sono io. Cerchiamo di capire.». Raimondello morì nel 1406 proprio durante questo assedio. Eravamo a corto chiaviche! Più nera della mezzanotte non può venire! In generale l’augurio che si rivolge a chi si mette in viaggio o si appresta ad una nuova avventura. Insulto a consigliera Bari indagato un collega M5S. Leva le mani. Un prezzo talmente basso che può essere attribuito solo alla sua improvvisa follia. Il priore di San Martino. Dio lo sa e la Madonna lo vede. Solo a questo punto Campanini confessa che la gabbia è vuota e lo stratagemma ha come unico scopo quello di svuotare lo scompartimento troppo affollato. . Gli occhi secchi sono quelli che lanciano il malocchio quanto non disgrazie e sventure peggiori. Con il culo nella fossa. Erano i cabalisti, detti anche assistiti, che fornivano i numeri da giocare in cambio di un piccolo compenso. US$20.34, US$24.03 Partire per un’impresa senza l’elemento indispensabile. In senso figurato si dice di una persona logorroica, che parla in maniera interrotta rendendo insopportabile la vita alle persone che condividono lo stesso ambiente. Avere la mangiatoia bassa. Azione furbesca di colui che innesca una discussione o un’azione inopportuna facendo in maniera da non restarne coinvolto come il reale fomentatore. ’O serpe ca muzzacàje a sòcrema murette ’e tuòsseco. Fa il mestiere di Francalasso: mangia, beve e sta a spasso. Essere pretestuoso cercando il pelo nell’uovo. Stesso discorso per le abitudini sessuali. Si dice di una persona trattata senza la giusta considerazione. È ben inzuppato. La madre è sempre lei, il padre può essere. Condizione paradisiaca. Un esattore per cui è ovvio che fosse molto attento a cogliere anche le voci che lo avrebbero portato a scoprire degli evasori. L’espressione fa riferimento alla paura che avevano i marinai di Torre del Greco di essere catturati dai pirati turchi. Stai tranquillo ti sei affidato ad un artista quindi puoi dormire sonni tranquilli. 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari: Roberto D'Ajello: 9788889879573: Books - Amazon.ca In senso figurato indica una donna particolarmente brutta, abbigliata e truccata in maniera eccessiva. Infatti, il regno passò alla cognata Giovanna II, quella famosa per la dissolutezza dei suoi costumi e per la voracità sessuale. “E be’? Series Biblioteca napoletana ; 33. La fortuna di cazzetto: andò per urinare e se ne cadde (il pene). Trasformare delle bazzecole in gravi tragedie. Conseguenza di un affollamento tumultuoso in una piazza o in una manifestazione dove ci si trova ad essere trasportati dalla folla. Don Giovanni lo tiene davanti e lo cerca dietro. Mamma, denare e giuventù se chiàgneno quanno nun ce stanno cchiù. Ma quello che più conta non intravede prospettive. Un tempo i fidanzati non uscivano da soli fino al matrimonio quindi potevano farlo sono se accompagnati da un’altra persona o da un bambino: la candela. Sicuramente qualcuno la penserà diversamente, ma le donne piccoline attraggono maggiormente gli uomini. Una donna conturbante dalle forme molto vistose e appetibili. Stare come una Pasqua. Posted by Francesco Biacca 25/3/2009 30/3/2009 Leave a comment on Detti napoletani #2. 29 Nei Diurnali detti del duca di Monteleone (ed. Questa frase viene usata in senso figurato per indicare una persona che si comporta come un idiota. Ma di che cosa stai parlando? Se avanzò Garibaldi per conquistare l’Italia puoi avanzare (aspettare) anche tu prima di riscuote quanto ti debbo. Questa è la ragazza e si chiama Isabella. A Napoli era benvoluta dal popolo ma cornificata spudoratamente dal marito, e dovette rassegnarsi a condividerlo con numerose amanti. 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari by Roberto D'Ajello, 9788889879573, available at Book Depository with free delivery worldwide. ma anche colui che è capace di negare l’evidenza. Risale ai tempi del pioppo a Forcella. Saved in: Holdings Uni Bonn. Pintauro è una pasticceria napoletana. Porta umidità e quindi afa. Avere la bacinella d’oro per buttarci dentro il sangue. Prosatori volgari del Quattrocento Claudio Varese. Quieto. Il Calcio Napoli deve a questo detto la sua mascotte. Già nel 1598 Mustafà e la sua flotta di 120 galere portarono morte e distruzioni sulle coste del Golfo di Napoli. Retrouvez Proverbia prohibita et des millions de livres en stock sur Amazon.fr. Non c’è più niente da fare al pari del secchio che se precipita in fondo al pozzo non si può più recuperare. Uovo di un’ora, pane di un giorno, farina di un mese, vino di un anno e ragazza di 15 anni. Ma dovette subire gli sberleffi impietosi del popolo napoletano: «“capurà è mmuorto ‘alifante nun si cchiu’ nisciuno». La cravatta à rabat. Origliare cercando di captare segreti o cogliere informazioni utili. Si tratta di uno scontro che può concludersi con le parole o con atti violento ma di sicuro con, «Acquaiolo, l’acqua è fresca?» «Più della neve!». Il paglietta compare in molte commedie dell’epoca come personaggio pittoresco che usa improbabili citazioni legali per impressionare il potenziale cliente o i presenti. Tuttavia, quando si trova a confronto con i suoi “ex pari” diventa arrogante e fa il possibile per evitarli. Finisce tutto a tarallucci e vino. ’A femmena è comm’all’onna: o te sulleva o t’affonna. Secondo un’antica credenza si riteneva che la forma della pancia della donna incinta fosse indicativa del sesso del nascituro. Fare la visita del medico. Quando buono buono. Cantare a fronda di limone. D'Ajello, Roberto. Rendere didicolo qualcuno. Tu per me non hai segreti. Vino a doje recchie. Qua non sei il benvenuto togli il disturbo. Tra i giocatori del lotto esisteva la convinzione che alcuni soggetti avevano il dono della divinazione. L’espressione è utilizzata per indicare la profusione di immense energie o ricchezze per portare a compimento un’opera che non si conclude mai. Letteralmente: avere le matite a quadretti per la testa, . Chi si rende prezioso nonostante sia poco credibile. Mettere sullo stesso piano cose o persone di ben diverso valore. Il figlio muto la mamma lo capisce. Zitto chi conosce il gioco. 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari Il serpente che morse mia suocera morì avvelenato. È anche un’abitudine che hanno i bambini di chiedere dei perché a cui non sappiamo rispondere, qualcuno risolve con un’espressione del genere. 67 talking about this. Proverbia prohibita: 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari raccolti e commentati. Nei detti popolari napoletani il clero non ha mai una grande considerazione. La fortuna è una donna capricciosa. Nel 1406, Taranto fu assediata dal re di Napoli, Ladislao I d’Angiò, detto il Magnanimo. Non ’è bisogno della zingara per indovinare questa sorte. È come un provvedimento a pioggia che non ha un indirizzo preciso. Abbiamo raggiunto il fondo. È entrato di secco e si è girato di grasso. Però l’ipotesi risibile è che: “A ‘e vvote basta sulo na guardata,e ‘a femmena è restata, sott’ ‘a botta, ‘mpressiunata”. Straccio di parola. Ma anche in senso opposto per indicare coloro che preposti a svolgere con competenza determinati compiti se ne disinteressano, lasciando ad altri la responsabilità di farsene carico. Ci vuole un cuore. Cioè la protezione della Madonna potrebbe non bastare quando l’imprudenza diventa eccessiva. Schiumare di sangue. Una persona esageratamente magra. Madonna del Carmine! Epulone è un protagonista nel Vangelo della parabola del Ricco e del mendicante Lazzaro. Oh anima! Io me faccio ’a Croce c’’a mano ’a smerza. Puoi dire tutto quello che vuoi tanto io nemmeno ti ascolto. Un problema serio di notte sembra diventi ancora più grave. Andare su tutte le furie. È finito il latte della piccola mammella. Un moto di meraviglia che può tradursi in “Ma tu guarda cosa mi va a capitare!”, oppure “Ma vedi un poco cosa debbo sopportare!”. Mannaggia la colonna! Impicciati dei fatti tuoi! La globalizzazione ha portato, tra i vari effetti, la possibilità di interagire sempre più con gli stranieri. Il paglietta. Spingi spingi. Ma la donna, di un uomo innamorato riesce a fare ciò che vuole. Per la morte ogni essere umano è uguale: giovane, vecchio, buono, cattivo, ricco, povero ecc. “Io a stento riesco a tirare avanti e tu vieni a chiedere di aiutarti?”. Dopo tanta tensione l’accesa discussione si conclude con una rappacificazione amichevole. Sei una nullità. Fare qualcosa alla carlona, con superficialità senza criterio, in maniera negligente e svogliata. Si tratta di uno scontro che può concludersi con le parole o con atti violento ma di sicuro con conseguenze difficili da sanare. Ma questo non è un traguardo. Espressione che in genere viene usata proprio in senso dispregiativo. La statua del dio Nilo posta nel Largo Corpo di Napoli nel pieno del centro storico. Penso che il tuo futuro sia tutt’altro che roseo ti compatisco. 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari: Roberto D'Ajello: 9788889879573: Books - Amazon.ca È andato a finire lo spartito in mano ai barbieri. Di questo incarico il militare ne fece un titolo di vanto e continuò a farlo quando, malauguratamente per lui, l’elefante morì. Chi tène belli denari sempre conta, chi tène bella mugliera sempre canta. Non si capisce più niente. Ma si dice anche di una persona molto semplice che nel rapporto con un mondo. Aver toccato il fondo. Chi è presente in ogni occasione. Saltare come un grillo. Walter Chiari si dispera tentando in tutti i modi di indovinare le caratteristiche di questo animale e lasciandosi prendere la mano arriva a descrivere un animale mostruoso che mette in ansia tutti i viaggiatori presenti che si allontanano fino a svuotare la carrozza. Mettere la testa a posto. In realtà però il proverbio si riferisce alla malasorte che perseguita chi già se la passa male. Un esempio monumentale di questo culto è riscontrabile nella storia del Cimitero delle Fontanelle, un ossario contenente decine di migliaia, forse milioni di resti umani. Il pezzente arricchito è una persona che si è elevata senza grandi meriti o in conseguenza di eventi speculativi e non sempre leciti. Quest’ultimo con una gabbia vuota ma coperta in maniera che non si possa vedere il contenuto invita l’altro a indovinare come sia fatto il Sarchiapone che dice essere l’animale che si trova in quella gabbia. Nel simbolismo religioso della tradizione napoletana rappresenta la Quaresima: una vecchia brutta e grinzosa, vecchia e sdentata con un Pulcinella sulle spalle che gli tiene le gambe strette sui fianchi. Appagare un desiderio che si era a lungo coltivato ma senza poterlo mai realizzare. Una donna bellissima ma capricciosa e imprevedibile, rasentando in qualche caso la malignità, al pari del leggendario diavolo di Mergellina. Era un rigattiere ambulante che andava in giro raccogliendo abiti e oggetti usati barattandoli, in tempi più antichi, con sapone artigianale. Hai trovato pane per i tuoi denti. An icon used to represent a menu that can be toggled by interacting with this icon. Un qualcosa che rappresenta il massimo. File: PDF, 34.58 MB. La donna incavolata è come il mare in tempesta. La scarsità di mezzi costringe a sopravvivere utilizzando mezzi inadeguati allo scopo. È una morale simile alla poesia di Totò, ’A livella. Non si tratta di una donna con caratteristiche mascoline, ma di una donna di carattere che riesce a farsi valere nell’ambito in cui si muove. Con il passare degli anni la Chiesa però intervenne e fece abbattere la colonna perché la superstizione aveva superato di gran lunga la fede. Prova con qualcuno che non ti conosce e potrebbe fidarsi. Pasquale passaguai. ’O vino te fa guappo, ’o barbiere te fa bello e ’a femmena te fa fesso. Sostantivo. Bellomunno è una storica agenzia di pompe funebri napoletana. Ma che c’entra lo scirocco? Essere un fannullone scansafatiche. Ha la pancia incollata ai reni. Pages: 1202. Rodersi le budella a furia di ripetere una richiesta senza ottenere risposta. Nun c’è spusalizio addò nun se chiagne, nun c’è muorto addò nun se rire. Aspetta almeno che le cose succedano prima di spaventarti. Una donna sciatta e poco attraente. Tuttavia, a meno che non si voglia dar credito allo stereotipo della donna bella ma stupida, la mascolinità non serve per raggiungere certi traguardi ambiziosi. Uno toglie il quadro e l’altro il chiodo. Le profondità di casa del Diavolo. Anche qualora sia consapevole che non lo meriterebbero. “Dinte ‘o Bùvero” ovvero “Nel Borgo”. Non voler essere nemmeno come pulce nella camicia di qualcuno. Nella versione scherzosa: molto distratto, sbadato, poco concentrato, eternamente con la testa tra le nuvole. È un capolavoro di ingegneria realizzato da Antonio di San Gallo il Giovane. Si riferisce a momenti di estrema difficoltà che sembrano non avere via d’uscita, come una notte buia. US$14.00, US$19.64 Definizione per un alloggio all’ultimo piano di un immobile. “Tiriamo avanti utilizzando quei pochi mezzi su cui possiamo contare”. Le scorregge di donna Jolanda sono profumate come limoni freschi. Avere una brutta pulce nell’orecchio. Ingannare, raggirare. Mangiare una piccola cosa solo per sostenere lo stomaca in attesa di mangiare in maniera soddisfacente. Sazio sazio. Non farti travolgere dalle difficoltà e non lasciare che le cose precipitino. Oggi potremmo parlare anche una bomba d’acqua. Mi trovo in una situazione disperata per cui devo tentare una qualsiasi via d’uscita. Ravanello, fatti comprare da chi non ti conosce. È entrato timidamente, con molta umiltà ma con il passare del tempo ha consolidato la sua posizione e ormai è diventato molto arrogante. Don Giuvanne u tène nnanze e u va ascianne arrete. Chi non è buono per il re, non è buono neanche per la regina. Essere completamente inzuppato dalla pioggia. Una persona molto sicura di sé che non ha paura di niente. Il pozzo è profondo 54 metri, ha un diametro di 13 metri, con 245 scalini e 70 finestroni. Noté /5: Achetez I napoletani de Durante, Francesco: ISBN: 9788854505292 sur amazon.fr, des millions de livres livrés chez vous en 1 jour Venire, arrivare a chi sei tu e chi sono io. Riscaldasedie. Ti conosco come le mie tasche. Andiamo a vedere. Un proverbio che si adatta benissimo a chi dopo aver commesso le sue malefatte in una zona se ne cerca un’altra dove nessuno lo conosce. Proverbia prohibita : 584 antichi detti napoletani irripetibili e assai volgari raccolti e commentati. Giorgio vuole andarsene e il vescovo lo vuole mandare via. In gran segreto. Eppure, ai tempi di questo proverbio era un’aspirazione del tutto lecito e normale. Tuttavia, i risultati ottenuti con la mancanza di moralità non sono sufficienti a nascondera la sua meschinità. Non parlare in maniera ostentata perché non ti si addice. Tempi talmente lontani da risultare anacronistici. Il fatto è lungo! Vorresti fregare proprio me che ti conosco bene. Stare col cuore nello zucchero. Il senso lato anche qualsiasi trovatello o figlio di nessuno. Infatti l’America nell’immaginario collettivo era considerata la terra della speranza dagli emigranti che fuggivano la miseria dei nostri paesi. Il capriccio lamentoso dei bambini. Si rivolse quindi ad un monaco esperto di magia e negromanzia che dopo aver pregato accostando le immagini di San Michele Arcangelo e Lucifero consigliò, al Carafa, per interrompere l’incantesimo di commissionare un dipinto i cui colori dovevano essere impastati con un balsamo speciale. Per questo motivo il santo veniva invocato dai fedeli nella speranza di scongiurare un’epidemia di peste. In tema di pettola c’è anche un modo di dire che si adatta benissimo ai cosiddetti “bamboccioni: ‘o pettulella ‘e mammà. Aglie, fravàglie e fattura ca nun quaglie. Detti che fanno parte del ricchissimo patrimonio culturale partenopeo. Ma la paura dettata in maniera più diretta a questa espressione prende corpo quando i marinai torresi si spingono verso le coste del Nord Africa. Renditi conto della tua reale forza. Non è ancora il momento ne riparleremo quando sarà il momento. Te ne do talmente tante che sicuramente avrai bisogno del pronto soccorso di un ospedale per farti medicare. Dopo millenni di assoluta verità, negli ultimi anni questo proverbio può essere smentito dai fatti, grazie alla prova del Dna. Ogni mamma riesce a guardare il proprio figlio con gli occhi dell’amore quindi è ovvio che lo vede sempre bello. Un pezzo di pane. Essere a pochissima distanza. 14. Persona goffa, sciocca, credulone, grossolana, sgraziata, imbranata. ‘Nce aggio apizzato denare a zeffunno: ci ho rimesso una quantità enorme di denaro. ‘O ciuccio ‘e Fechella, trentatré chiaje e ‘a cora fraceca. Bussare, picchiare; in senso figurato: congiungersi in un rapporto sessuale. An icon used to represent a menu that can be toggled by interacting with this icon. Comunque, tranne che negli anni ’60 quando Twiggy, una modella magrissima sconvolse il mondo della moda e il modello di femminilità, la donna di tutte le epoche è stata sempre piuttosto prosperosa. Ovviamente questo non può essere vero altrimenti gli invidiosi farebbero stragi. Agire con una presunta massima segretezza ma fare in modo che il segreto trapeli con estrema facilità. Te ne interessa qualcuno in particolare?… Leggi tutto… Focus Vedi tutti 0 25 febbraio 2019 Il “rosario” dei proverbi napoletani? Una baraonda, un casino. È una delle nove porte più antiche di Napoli. Paglia o stoppa sono comunque due materiali facilmente infiammabili, per cui devono stare lontani dal fuoco. ’A na recchia me trase e all’ata me jesce. Il creditore ovviamente non sempre apprezza questa battuta “scherzosa”. Traductions en contexte de "detti" en italien-français avec Reverso Context : detti paesi, ci siamo detti, in detti, detti prodotti, detti accordi Misero. Stammi bene. Non fasciarti la testa prima di rompertela. Non c’entra la Tour Eiffel né una romantica serata lungo la Senna. Quindi dopo le nozze si traferì nella città partenopea da regina. Equiparabile anche al biblico “non mischiare il grano con il loglio” (una pianta più nota come zizzania). Può significare anche stare attento a raccogliere qualche informazione utile a chi sta cercando qualcosa. Il diminutivo rende meglio l’idea di un’azione svolta cercando di farsi notare il meno possibile. Te pare sempe che ’o culo t’arrobba ’a cammisa. Nella Chiesa di San Raffaele a Napoli è custodita la statua dell’Arcangelo con Tobia. Si può immaginare il clima tra i tifosi. In risposta a chi avanza proposte che vanno tutte a suo vantaggio ritenendo di poter ingannare l’interlocutore. Fare buon viso a cattivo gioco. Detti, massime e proverbi napoletani. Tenere in fresco. La mamma “umana” ama i propri figli aldilà di ogni considerazione logica. Si dice quando dei compiti che richiedono grande preparazione vengono affidati a degli incompetenti. Tuttavia non è che oggi Pintauro abbia perso troppe posizioni. Una figura non particolarmente negativa perché si riferisce ad un ragazzo con qualche grillo di troppo in testa ma ancora recuperabile. Disse Immacolata: possono più gli occhi che le fucilate. Sinonimo di “rubare”. Dare una strigliata di quelle che non si dimenticano.
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